La botrite è una malattia causata dal fungo Botrytis cinerea. Il nome deriva dal greco e significa letteramente grappolo fatto di cenere infatti la vittima principale di questa malattia è la vite i cui grappoli diventano grigi, color cenere.
Tutti i frutti possono essere colpiti dalla botrite, quelli più tipici oltre alla vite sono le fragole e i pomodori.
Le condizioni favorevoli alla malattia sono temperature fresche (tra i 18° e i 25°) ma con un livello di umidità molto elevato, primavere ed estati molto piovose consentono al fungo di riprodursi velocemente e rovinare le coltivazioni.
La malattia non è facile da individuare per tempo e quando i sintomi diventano evidenti ormai i frutti sono rovinati.
Infatti il sintomo più evidente è la formazione di muffa grigia sui frutti maturi. Se le condizioni sono particolarmente favoreli può colpire anche le foglie e i tralci delle viti. Tutte le parti della pianta, una volta infettate, sono condannate a necrosi.
La prevenzione è fondamentale per evitare che si presentino le condizioni favorevoli alla diffusione del fungo.
Possiamo ridurre le irrigazioni per evitare ristagni d'acqua e, nel caso in cui le piante siano in serra, arieggiare sempre bene alzando i teli il più spesso possibile.
Sempre per fare in modo che l'aria circoli dovremmo evitare che le piante siano troppo vicine tra loro quindi piantarle abbastanza distanziate nel caso delle fragole e potare a verde, sfogliando, nel caso delle viti. Un'altro accorgimento può essere quello di evitare l'eccesso di azoto durante le concimazioni.
Un aiuto extra ma sempre biologico, può essere dato applicando sostanze naturale con proprietà fungicide come l'equiseto o il gel di silice che riduce drasticamente l'umidità dell'ambiente rendendolo sfavorevole alla malattia.